9 gennaio 2024
Ecologico, bio, sostenibile, green. Le marche fanno spesso a gara per collezionare questi aggettivi su etichette, confezioni e pubblicità dei prodotti.
Ma se fossero un tentativo di ingannare chi compra?
Gli slogan ambientali dovrebbero avere precise caratteristiche.
Sono, invece, tecniche pubblicitarie scorrette quelle che approfittano della sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità per vendere un ambientalismo di facciata, un fenomeno definito greenwashing.
Saper(e)Consumare ha collaborato con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per offrirti alcuni contenuti utili da utilizzare per allenare alunni e alunne a essere consumatori realmente responsabili e a navigare tra slogan e messaggi di influencer, senza rinunciare a un’opinione indipendente.
Visita l’area riservata ai docenti per consultare le risorse
Il webinar Il greenwashing: fumo negli occhi per chi compra sostenibile, con un esperto in materia, con slide a corredo e esempi di sondaggi per accendere il dibattito in classe.
L’articolo di approfondimento, con riferimenti normativi, esempi pratici e linkografia | |
L’infografica “Greenwashing, l’ambientalismo di facciata” con i 5 indizi per riconoscerlo |
I kit didattici “La libertà di scegliere” e “Fake shop, io non ci casco” con proposte di attività interdisciplinari e cooperative, anche sulle pubblicità, da svolgere nelle tue classi.
Per ulteriori spunti, prendi esempio dal Liceo E. Fermi di Genova e dal loro progetto vincitore del Concorso Saper(e)Consumare, che ha affrontato il greenwashing con un’unità didattica dedicata e un compito di realtà davvero creativo. |