Tassonomia europea

La tassonomia europea è uno strumento utile per aiutare gli investitori e le aziende a guidare l’economia verso una transizione energetica e rappresenta un punto di partenza per discriminare tra attività sostenibili (green) o dannose (brown) per l’ambiente. La tassonomia rientra nel Piano di Azione europeo (Action Plan) approvato dalla Commissione Europea nel 2018. Gli elementi principali del Piano, oltre alla tassonomia, sono:

  • un nuovo regolamento (SFDR) che obbliga gli intermediari finanziari ad indicare le informazioni riguardo i rischi di sostenibilità e i prodotti finanziari sostenibili offerti (il regolamento è entrato in vigore a marzo del 2021 e diventerà operativo alla fine dell’anno)
  • lo sviluppo di benchmark per la sostenibilità e l’integrazione dei fattori di sostenibilità ESG nella consulenza finanziaria.

Una prima versione della tassonomia è entrata in vigore nel 2020, sulla base del lavoro svolto dal gruppo di esperti del Technical Expert Group on Sustainable Finance (TEG), e diventerà operativa alla fine del 2021, con la pubblicazione degli atti delegati.

La tassonomia stabilisce sei obiettivi ambientali:

  1. la mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. l’adattamento ai cambiamenti climatici
  3. l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine
  4. la transizione verso un’economia circolare
  5. la prevenzione e il controllo dell’inquinamento
  6. la tutela e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi

Alla luce di questi 6 obiettivi le attività produttive sono state classificate in tre tipologie:

  • sostenibili (low carbon), quelle attività che contribuiscono in modo sostanziale a uno dei sei obiettivi ambientali
  • transitorie (transition), attività che non possono usare tecnologie a basse emissioni di carbonio, ma supportano la transizione verso la neutralità climatica, e
  • attività che consentono (enabling) ad altre attività di contribuire a uno o più dei sei obiettivi.

La piattaforma per la finanza sostenibile della UE ha recentemente proposto, per evitare che la tassonomia sia concepita come binaria (verde o non verde), un’estensione della tassonomia alle attività che si collocano in una zona intermedia.